Tuesday, October 25, 2005

Le gemelline nazi-rock


Bionde. Californiane. Gemelle. 13 anni. Musiciste. Naziste. Ce n'è di che mandare in brodo di giuggiole i feticisti del bizzarro. Lamb e Lynx Gaede, le Prussian Blue (riferimento al colore degli occhi, ma anche al residuo di cianuro che mancando nei siti dei campi di sterminio rappresenta una delle prove addotte dai revisionisti quando ridimensionano l'Olocausto), hanno alle spalle un album, un video, uno zoccolo duro di fans. Sono una presenza fissa ai festival nazionalisti, attiviste del movimento "National Vanguard" e testimonial di David Duke, ex leader Ku-Klux-Klan. Le simpatiche gemelline si sono segnalate all'opinione pubblica Usa donando parecchie migliaia di dollari alle vittime dell'uragano Katrina, purché fossero di pelle bianca. "Siamo orgogliose di avere la pelle bianca, e vogliamo che rimanga bianca. Vogliamo che la nostra gente rimanga bianca, non vogliamo che diventi una specie di pasticcio. Vogliamo preservare la razza ariana." Da brividi. Le magliette però mica male...

Addio Rosa, piccola rammendatrice coraggiosa


Rosa Parks, eroina della lotta contro l'apartheid e la segregazione, e' morta all'eta' di 92 anni, esattamente 50 anni dopo esser passata alla storia con un gesto di rabbia, ribellione e coraggio. Il 1 dicembre 1955 una umile signora di Montgomery, Alabama, professione rammendatrice, si rifiuta di cedere il posto sull'autobus ad un uomo bianco. Scoppia il casino, e Rosa Parks viene arrestata (!!!) per aver violato una delle ordinanze sulla segregazione razziale della città. 1955, avete letto bene, non 1595. In risposta, uno sconosciuto reverendo di nome Martin Luther King organizza un boicottaggio pacifico delle autolinee di Montgomery. La comunità di colore di Montgomery non prende più autobus per ben 381 giorni. Anche King viene arrestato, insieme ad altre 90 persone di colore, per 'intralcio al servizio pubblico', e questa mossa segna la sconfitta dei razzisti. Perché il 4 giugno 1956 una corte distrettuale degli Stati Uniti d’America emana la sentenza che la segregazione razziale sugli autobus di linea urbana è anticostituzionale. Una ad una, le leggi razziste degli stati Usa vengono abrogate (grazie al sacrificio di molte vite umane e all'impegno di migliaia di militanti dei diritti civili. Nel 2000, in una celebrazione in onore di Rosa, l'allora governatore dell'Alabama Don Siegelman disse che il rifiuto della Parks ''cambiò lo Stato e la Nazione per sempre''. Intitolate a Rosa Parks restano una strada e una scuola media di Detroit, sua città adottiva.

Monday, October 24, 2005

Il mio nome è Google, Google Kai.

Un bambino battezzato Google? Prima o poi doveva succedere, pare. Chissà, dovrei forse sentirmi lusingato dal fatto che il 12 settembre, mio compleanno, sarà d'ora in poi festeggiato in condominio con un pupetto-celebrità del calibro di Google Kai, immortalato qui a sinistra in posa solenne. Ma il sentimento dominante è la compassione per il frugoletto, ennesima vittima della smania di visibilità che affligge l'homo sapiens dell'era moderna. Il piccolo Google è il frutto dell'unione tra Walid Elias Kai, impiegato nel campo del marketing di origine libanese, e Carol, la sua consorte svedese. Già sfoggia tutine sponsorizzate Google, arriveranno presto cappellini e vestitini. Per i pannolini è in corso un tortuoso brainstorming ai piani alti dell'azienda, dagli esiti imprevedibili. Domanda: se chiamo mio figlio Microsoft Frati mi becco una sponsorizzazione dal Munifico Bill o una bella querela?

Thursday, October 20, 2005

Ultimatum alla Terra
ovvero perché questo BLOG si chiama così


Un disco volante a Washington DC, stretto in un cordone di soldati armati fino ai denti. Intorno una folla che mormora curiosa e spaventata. Un portello si apre con un fruscio. La tensione sale alle stelle. Si fanno avanti un gigantesco robot di acciao satinato, Gort, e un extraterrestre con i capelli imbrillantinati e una tuta argentea, Klatuu. Un militare si fa prendere dal panico e bang! parte un colpo. Klatuu si accascia al suolo. Lo portano in ospedale, ma Klatuu, forse a conoscenza delle carenze del Sistema Sanitario Usa (niente assicurazione privata nella Confederazione galattica, ciccio) fugge travestito da terrestre imbrillantinato. Collo pseudonimo di Carpenter (che in inglese vuol dire falegname, e non vi sfuggirà la metafora evangelica) affitta una camera in casa di una vedova, tale Helen. Povera gente semplice, senza grilli per la testa. Klatuu/Carpenter spiega loro che la Terra verrà distrutta dalla Confederazione Galattica se gli uomini non la finiranno una volta per tutte di comportarsi come barbari e non inizieranno a vivere in pace. La voce gira, Klatuu finisce alle Nazioni Unite a lanciare un ultimatum alla Terra. Per dimostrare la sua natura extraterrestre fa andare via per mezz'ora la corrente in tutto il mondo (ops, mi sa che la gente in coma all'ospedale e i commercianti di surgelati non l'hanno presa bene, Klatuu). La polizia - come sempre - si incazza, e il buon Klatuu si becca un'altra pallottola e stavolta ci rimane secco. Il robot Gort, che nel frattempo se n'era stato buono buono a fare la guardia al disco volante di cui sopra, decide che per la Terra è venuto il momento di sparire dalla faccia dell'universo, ma viene bloccato da una frase insegnata ad Helen da Carpenter/Klatuu. La vedova scandisce le parole "Klaatu barada nikto" e Gort va a cuccia. Palla in calcio d'angolo. Gort recupera il cadavere di Klatuu e lo resuscita. Klatuu si dà una spolverata alla tuta argentea e una pettinata e ribadisce che presto arriverà la Confederazione Galattica a farci un culo così, anzi ora a maggior ragione visto il trattamento riservato al povero ambasciatore imbrillantinato. Gort chiude il portellone del disco volante, ingrana la prima e via, nello spazio infinito. E ora che facciamo?


E' più o meno la trama di Ultimatum alla Terra ( The Day the Earth Stood Still), film diretto nel 1951 dall'ottimo Robert Wise. E il pretesto da cui partire per un blog che ha la pretesa di mostrare alcune tra le più curiose, orribili, scioccanti, ridicole, irritanti gesta degli esseri umani. Tutte viste dall'alto, come dall'oblò di un'astronave della Confederazione Galattica. Proprio quella inviata a cancellarci dalla faccia dell'universo con una bomba gamma, magari...