Monday, October 24, 2005

Il mio nome è Google, Google Kai.

Un bambino battezzato Google? Prima o poi doveva succedere, pare. Chissà, dovrei forse sentirmi lusingato dal fatto che il 12 settembre, mio compleanno, sarà d'ora in poi festeggiato in condominio con un pupetto-celebrità del calibro di Google Kai, immortalato qui a sinistra in posa solenne. Ma il sentimento dominante è la compassione per il frugoletto, ennesima vittima della smania di visibilità che affligge l'homo sapiens dell'era moderna. Il piccolo Google è il frutto dell'unione tra Walid Elias Kai, impiegato nel campo del marketing di origine libanese, e Carol, la sua consorte svedese. Già sfoggia tutine sponsorizzate Google, arriveranno presto cappellini e vestitini. Per i pannolini è in corso un tortuoso brainstorming ai piani alti dell'azienda, dagli esiti imprevedibili. Domanda: se chiamo mio figlio Microsoft Frati mi becco una sponsorizzazione dal Munifico Bill o una bella querela?

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